SENZAPAROLE

L'artista Roger Olmos e la Fondazione FAADA hanno realizzato, insieme a Logos edizioni, un libro che con immagini e poche righe si propone di sensibilizzare gli umani di tutte le età verso gli altri animali con cui condividiamo il pianeta: per conoscerli, rispettarli e proteggerli. Un libro che ci porta a riconsiderare le nostre scelte che a volte sono solo una conseguenza della nostra mancanza di riflessione su ciò che si cela dietro il mondo della moda, dello spettacolo o dell’industria alimentare. Tutti i profitti derivanti dalle vendite del libro saranno destinati al lavoro di protezione degli animali di FAADA.
Libro sinpalabras Tienda
  • PelliccePieles para abrigos

    Pellicce

    Ogni anno, vengono allevati in cattività ed uccisi più di 50 milioni di animali  per la loro pelliccia. L’Europa produce il 70 % delle pellicce, in particolare Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi. In Spagna, ci sono circa 70 allevamenti da pelliccia.

    Sono animali allevati intensivamente ed in condizioni che non consentono loro di sviluppare i loro comportamenti naturali. Gli allevamenti sono composti da una serie di capannoni aperti sui lati, con lunghe file di piccole gabbie di metallo rialzate. I pavimenti sono a griglia affinchè gli escrementi degli animali cadano direttamente a terra, e non sia quindi necessario doverli rimuovere. I metodi di sacrificio sono progettati per non danneggiare la pelliccia e per risparmiare il più possibile e comprendono, tra gli altri, scariche elettriche, asfissia da gas letali e la rottura del collo degli animali.

    La noia, la frustrazione e la privazione di un ambiente biologicamente e socialmente appropriato, provoca che questi animali vivano perennemente in un forte stato di ansia. Non sono in grado di adattarsi e lo stress si traduce in comportamenti stereotipati, realizzati ripetutamente e ossessivamente, che spesso portano all' automutilazione e al cannibalismo.

    Molti capi includono bordature di pelliccia senza che le persone siano coscienti che si tratta di vera pelliccia. Il 90% delle volpi che vivono negli allevamenti da pelliccia vengono allevate esclusivamente per la bordatura dei capi di abbigliamento, sopratutto per il capuccio dei cappotti. Si prevede che presto si uccideranno più animali per questo tipo di bordature che non per fabbricare intere pellicce. Non dobbiamo fomentare l'industria della pelliccia informandoci sempre sull'origine di ciò che compriamo. Abbiamo un'ampia scelta: non è necessario che conigli d'angora, volpi, visoni o procione muoiano per poterci coprirci.

    Per maggiori informazioni: http://faada.org/causas-2-peleteria

  • PesciOtro

    Pesci

    La pesca commerciale uccide centinaia di miliardi di animali in tutto il mondo ogni anno. Molto più di qualsiasi altra industria.

    La maggior parte dei metodi di pesca risultano altamente distruttivi per l'ambiente, come nel caso dei pescherecci da traino per la pesca dei gamberetti, che provocano lo scarto dell’ 85 % di tutto ciò che si cattura. La pesca inoltre, ha decimato gli ecosistemi dei nostri oceani sterminando il 90 % delle popolazioni di pesci di grandi dimensioni negli ultimi 50 anni.

    I vivai di pesci rappresentano il settore alimentare in maggior espansione, che raddoppia la sua produzione ogni 20 anni dovuto all’ aumento mondiale della domanda di pesce. La Spagna, il paese europeo che vanta il più alto consumo di pesce, è anche uno dei maggiori produttori europei di pesci d'allevamento. Stipati, i pesci nuotano continuamente in cerchio, provocando che pinne e code si deformino e gli animali si feriscano sbattendo contra le pareti dei vivai e gli altri pesci. Nelle giornate afose, è possibile osservare come questi animali respirano affannosamente.

    Quando le reti issano i pesci, questi non possono adattarsi al cambiamento di pressione. A quelli che sopravvivono fuori dall’acqua, si tagliano le branchie affinchè muoiano dissanguati – a volte a seguito di una scarica elettrica, nonostante la maggior parte muoiano soffocati sopra il ghiaccio. Un altro metodo di sacrificio consiste nello stordirli con anidride carbonica dentro di vasche di acqua satura. Si stima che i pesci possono tardare fino a 15 minuti per perdere conoscenza, nonostante siano completamente paralizzati.

    Per maggiori informazioni: http://faada.org/causas-11-piscifactorias y http://faada.org/causas-26

  • DelfinariBla

    Delfinari

    Attualmente, circa 1.000 cetacei vivono in cattività in tutto il mondo. Solo in Spagna ce ne sono 98. La maggior parte sono confinati in delfinari, zoo e parchi acquatici, mentre alcuni sono utilizzati come attrazione turistica in grandi hotel. Una realtà che va contro le prove scientifiche: i mammiferi marini soffrono gravemente in cattività. Gli spettacoli, sempre a suon di musica, implicano comportamenti innaturali e non mostrano come gli animali sono veramente, come vivono in natura e come si relazionano tra di loro. Vivere forzatamente in gruppi artificiali, obbligati a girare intorno in vasche di cemento, senza ningun tipo di arricchimento ambientale, puó provocare a dilfini, orche e balene stress e aggressività, grandi problemi di salute, e ridurre le loro speranze di vita.

    Nonostante, sfortunatamente, la forma della loro mascella ricordi il sorriso degli umani, i delfini e le orche che vivono in cattività sono in realtà animali frustrati, depressi e persino aggressivi. È significativo il fatto che molti ex allenatori di questi animali siano adesso ferventi difensori della loro libertà.

    La maggior parte dei cetacei in cattività muoiono prematuramente, se in natura i delfini possono vivere fino a 50 anni, in cattività pochi hanno superato i 20. L'età media delle 159 orche che sono morte in cattività era di 6,5 anni, mentre in natura questi animali vivrebbero fino ai 70 - 90 anni.

    La cattività è anche la causa degli attacchi contro allenatori e persone del pubblico. Solo negli Stati Uniti si è registrato un totale di 70 casi di attacchi di orche ai loro allenatori. Quattro di questi sono morti.

    Per maggiori informazioni: www.sosdelfines.org

  • Animali esotici in cattivitàBla

    Animali esotici in cattività

    In tutto il mondo si commerciano ogni anno 4 milioni di uccelli, 640.000 rettili, 40.000 primati e 350 milioni di pesci tropicali.

    La vendita di animali esotici come domestici provoca sofferenza a milioni di animali, colpisce gli ecosistemi e conduce le specie all'estinzione. Questo commercio facilita anche la diffusione di malattie, mettendo a repentaglio la salute di animali e esseri umani.

    Si stima che per ogni animale esotico che arriva a destinazione in vita, nove sono morti lungo il cammino.

    Mantenere un animale selvatico esotico fuori del suo habitat, privo di libertà e impossibilitato a sviluppare i suoi comportamenti più naturali - come volare nel caso degli uccelli – va contro natura. Nemmeno con le migliori intenzioni è possibile riprodurre la complessa diversità degli habitat naturali in cattività.

    Ogni anno si vendono in Spagna circa 60.000 iguane. Pochi sanno che questi animali esotici possono raggiungere grandi dimensioni, anno bisogno di cure molto specifiche e spesso costose.

    Quando i proprietari si stancano degli animali o questi si ammalano, spesso finiscono abbandonati. I pochi centri di recupero privati che esistono finiscono per assumere le conseguenze di questo problema, risultato dell’irresponsabilità di alcune persone e di leggi che permettendo la vendita di questi animali. Molti altri finiscono abbandonati per le strade o in ecosistemi nativi causando gravi problemi ecologici . Se rispettiamo gli animali selvatici, dobbiamo lasciarli vivere e proteggere il loro habitat: è lì che sono adattati e preparati a vivere.

    Per maggiori informazioni: http://faada.org/causas-14-exoticos

  • SperimentazioneBla

    Sperimentazione

    Oltre 100 milioni gli animali sono utilizzati ogni anno per esperimenti nei laboratori, 11 milioni dei quali nell'Unione Europea. I ricercatori di tutto il mondo utilizzano animali per testare qualunque tipo di cosa, prodotti per la pulizia, alimentari e farmaceutici, prodotti chimici industriali, agrochimici, cibo per animali, prodotti con alcool, tabacco e anche per la ricerca militare e lo sviluppo di animali transgenici mediante l’ingegneria genetica.

    Nel marzo del 2013 è entrato in vigore il divieto di sperimentare cosmetici su animali nell'Unione Europea, tuttavia queste prove si continueranno a realizzare in altri paesi per testare profumi, shampoo, dentifrici, tinte, creme, trucco e deodoranti. Principalmente si utilizzano ratti, topi e conigli perché sono animali facili da maneggiare, si riproducono rapidamente e la loro manutenzione è economica. Ma anche gatti, cani, pesci, uccelli, primati e animali da allevamento possono essere vittime di esperimenti che causano loro dolore e sofferenza.

    Nuovi studi scientifici indicano che questi esperimenti sono inaffidabili e che l'estrapolazione dei risultati dall’animale all'uomo comporta vari errori. Negli Stati Uniti, 100.000 persone muoiono ogni anno a causa delle medicine che erano state testate su animali e che si consideravano sicure per le persone . Ci sono molte alternative all'uso di animali come coltura di cellule, tessuti e organi, studi epidemiologici, studi su volontari umani, ricerca clinica, modelli matematici e tecniche informatiche.

    Per maggiori informazioni: http://faada.org/causas-1-experimentacion-animal

  • Consumo di animaliBla

    Consumo di animali

    In tutto il mondo, 45 miliardi di polli e 1 miliardo di maiali vengono macellati ogni anno per la carne. 5 miliardi di galline ovaiole vivono in allevamenti.

    Miliardi e miliardi di animali stipati in capannoni sovraffollati, rinchiusi in gabbie o immobilizzati in compartimenti così stretti che non possono nemmeno girarsi.

    L’allevamento intensivo di animali rende loro impossibile poter sviluppare comportamenti di tipo naturale, non possono fare il nido, esercizio fisico, nè interagire normalmente. Soffrono di stress cronico, degenerazione fisica, tensione e aggressività. Per evitare che, frustrati, si attachino l’uno con l'altro, vengono sottoposti a mutilazioni di denti, becchi, corna e genitali, senza anestesia. L'allevamento selettivo accellera la crescita degli animali a un ritmo talmente estremo che le loro ossa e i loro organi non possono adattarsi. I polli di oggigiorno crescono due volte più rapidamente che 30 anni fa. Prima di essere sacrificati, gli animali sono sottoposti a lunghi viaggi, e generalmente, vengono prima storditi e poi dissanguati. In molti casi però, lo stordimento non risulta efficace e l'animale riprende conoscenza in pieno processo. L'alto livello di ormoni e antibiotici somministrati a questi animali incidono sulla salute di chi li consuma.

    Per l'ambiente, l'allevamento intensivo è insostenibile in quanto concentra animali ad altissima densità ed è la principale fonte di emissioni di gas serra. Si stima che tutto il grano utilizzato per alimentare gli animali allevati per il consumo umano, potrebbe eliminare la fame nel mondo se fosse consumato direttamente come tale.

    Per maggiori informazioni: http://faada.org/causas-6-animales-de-granja

  • Latte Bla

    Latte

    Circa 200 milioni di vacche da latte in tutto il mondo producono 500 milioni di tonnellate di latte all'anno.

    Per massimizzare la produttività delle vacche, l’allevamento selettivo le mantiene in un costante stato di gravidanza e allattamento. In questo modo, possono produrre più di 40 litri di latte al giorno. Gravidanza dopo gravidanza, le vacche sono separati dai loro vitelli e munte per ottenere il latte finchè risulta loro fisicamente possibile. Dopodichè, una nuova gravidanza e si ricomincia tutto da capo. Per questi animali, tutto ciò comporta un enorme sforzo da un punto di vista fisiologico e li rende più suscettibili a disturbi del metabolismo e infezioni mammarie. Le mammelle sono così artificialmente grandi che gli animali sono obbligati ad adottare posture scorrette e molti soffrono di zoppia.

    Dopo il parto, i cuccioli sono separati dalle madri, provocando un disagio estremo sia per la mucca che per il vitello. I vitelli maschi di vacche da latte non sono considerati adatti per l'allevamento da carne, pertanto sono generalmente uccisi alla nascita o immobilizzati e sottoposti ad un’alimentazione deficiente con il fine di produrre carne bianca.

    Gli esseri umani sono l'unica specie che beve il latte di un'altra specie e le varie intolleranze e coliche relazionate con questo alimento potrebbero indicare che il suo consumo non solo non è naturale, ma anche dannoso per le persone. L' industria si è incaricata di promuovere la convinzione che il consumo di latte è benefico per la nostra salute. Tuttavia, in natura ci sono altri fonti – persino migliori - di calcio, come broccoli, sesamo e arance. E' anche significativo che i paesi con il più alto consumo di prodotti lattiero-caseari, come gli Stati Uniti, siano quelli con la più alta incidenza di osteoporosi tra la sua popolazione.

    Per maggiori informazioni: http://faada.org/causas-6-animales-de-granja

  • CacciaBla

    Caccia

    30 milioni di animali uccisi ogni anno. 270 specie di vertebrati estinti. Questo è il triste bilancio provocato dalla caccia in Spagna, un'attività che ha distrutto l'equilibrio ecologico della fauna e dell’ecosistema locale facendo scomparire varie specie di predatori e introducendo ibridi – per esempio di chinghiali e suini domestici - per ottenere più animali da cacciare.

    Il numero di licenze di caccia è stato ridotto del 61% negli ultimi 25 anni. Ma anche così, in Spagna continuano a cacciare 850.000 persone con licenza, che insieme ai bracconieri e ai cacciatori senza licenza, arrivano facilmente a raddoppiare questa cifra. I cacciatori invadono le montagne con trappole di tutti i tipi in cui finiscono tanto animali selvatici come domestici.

    Solo in Catalogna, oltre il 60 % dei cani abbandonati sono di proprietà di cacciatori. Essendo dunque questo collettivo, il principale responsabile della saturazione dei refugi.

    Secondo Mutuasport, muoiono ogni anno una media di 44 cacciatori e 2585 rimangono feriti come conseguenza di questo hobby. La caccia mette in pericolo non solo gli stessi cacciatori ma anche le altre persone che si trovano nei campi e nei boschi.

    I 300 milioni di cartucce che sono sparate ogni stagione, lasciano sul campo 5.000 tonnellate di piombo. E oltre al piombo, anche lattine, sacchetti di plastica e alluminio vengono sparsi per campi, boschi e sulle rive del fiumi. I cacciatori sostengono che la loro è un'attività ecologica perché aiuta a mantenere l'equilibrio ambientale. Trai le tue conclusioni. Le cifre parlano da sole.

     

    Per maggiori informazioni: http://faada.org/causas-13-caza

  • CirchiBla

    Circhi

    Quasi 200 città spagnole hanno dichiarato proibiti i circhi con animali selvatici. Ma sono ancora poche: in Spagna continuano a operare circa 40 circhi che nei loro spettacoli utilizzano 200 animali selvatici. La vita in un circo provoca grande sofferenza - fisica e psicologica - agli animali. Li confonde e, in molti casi, provoca a disturbi e comportamenti anomali. Bisogna anche tenere in conto i gravi rischi per la salute, per l'igiene e come conseguenza di diete inadeguate. Gli " animali artisti " sono sottomessi al dominio umano con metodi aggressivi: li si traveste e li si obbliga ad adottare posture improprie per la loro specie, che spesso richiedono uno sforzo costante ed eccessivo di qualche parte del corpo. Passano la maggior parte del loro tempo incatenati o rinchiusi in gabbie dove hanno una mobilità minima e dove devono mangiare, dormire e fare i loro bisogni. La loro vita trascorre viaggiando in camion da un posto all’altro, senza poter stabilire un loro territorio ed in condizioni climatologiche spesso avverse alle loro caratteristiche fisiche.

    Gli animali dei circhi non potranno mai sviluppare la propria vera natura e la frustrazione dei loro istinti ha provocato in numerose occasioni, che si ribellassero contro i loro padroni arrivando in alcuni casi ad ucciderli. Come possiamo infondere il rispetto per il medioambiente, mentre mostriamo ai nostri bambini animali fuori dal loro habitat naturale, lontano dalle loro famiglia e privi di libertà? 20 paesi hanno vietato l'uso di animali selvatici nei circhi – per esempio Austria, Bolivia, Slovenia e Ungheria , ed altri hanno stabilito rigide limitazioni.

    Per maggiori informazioni: www.infocircos.org

  • [Roger Olmos] riesce a far riflettere il lettore, a fare in modo che si domandi quanto può tollerare.
    Lluís Llort, El Punt AVui
  • In nessun momento Olmos ci dice ciò che dobbiamo o che dovremmo fare, ma ci lascia spazio per riflettere. Il suo obbiettivo è quello di sensibilizzarci e permetterci di ampliare la nostra prospettiva, abbandonando quello spazio irreale in cui ci sentiamo a nostro agio per diventare finalmente critici dello sfruttamenteo e uso degli animali nel mondo della moda, industria alimentare o intrattenimento.
    Blisstopic Arte
  • Per un mondo con meno lacrime e più sorrisi, sia da parte dell’uomo che degli animali,regalate un copia di Senza parole ai vostri figli (ma anche a quelli degli altri), per permettere loro di aprire gli occhi e di accorgersi che, a volte, quello che fanno i grandi è davvero sbagliato.
    EMMEDOPPIAVU (BLOG)

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